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L'Islanda è una repubblica parlamentare. Il Parlamento, che si chiama Althing (in islandese "Alþingi"), venne fondato nel 1845 con funzioni consultive per il Re di Danimarca. Ciò fu visto generalmente come un ristabilimento dell'assemblea fondata nel 930, nel periodo del Commonwealth, e sospeso nel 1799. Esercita il potere legislativo ed oggi ha 63 membri eletti a suffragio universale ogni quattro anni.

Il Presidente della Repubblica, eletto solitamente tra figure di spicco esterne al mondo politico, ha compiti principalmente cerimoniali, con funzioni diplomatiche e di capo di stato, ma detiene anche l'importante potere di mettere il veto ad una legge promulgata dal parlamento, e di sottoporla a referendum popolare. In ogni caso, un dibattito è ancora in corso riguardo ai poteri del Presidente. Vigdís Finnbogadóttir è stata la prima donna ad essere eletta Capo di Stato nel 1980. Ha esercitato le funzioni presidenziali fino al 1996.

Il Primo Ministro è il capo del Governo, e insieme a quest'ultimo detiene il potere esecutivo. Il Governo è formalmente nominato dal Presidente della Repubblica dopo le elezioni legislative. In ogni caso, il processo di formazione del governo è generalmente condotto dai leader dei partiti politici, che costituiscono una coalizione in grado di avere una maggioranza nell'Alþing e assegnano le deleghe ai ministri. Solo nel caso in cui i leader dei partiti non siano in grado di raggiungere un compromesso in un ragionevole lasso di tempo, il Presidente della Repubblica può nominare autonomamente un Governo. Un caso simile non è mai avvenuto dalla fondazione della Repubblica nel 1944, ma nel 1942 il reggente Sveinn Björnsson, nominato dall'Alþing nel 1941 nominò un governo non parlamentare. Il reggente aveva, nella pratica, funzioni presidenziali, e Björnsson divenne successivamente il primo Presidente della Repubblica nel 1944.

In Islanda i governi sono sempre stati formati da coalizioni tra due o più partiti, in quanto nessun partito ha mai ricevuto una maggioranza dei seggi da solo.

Le elezioni per i consigli municipali, il parlamento, e il Presidente della Repubblica, sono tenute ogni quattro anni.
Situazione attuale

A seguito delle elezioni legislative del maggio 2007, si costituì un governo formato da una coalizione tra il Partito dell'Indipendenza, di destra, e l'Alleanza socialdemocratica, che godeva di un'ampia maggioranza di 43 seggi su 63 nell'Alþing. Dal 1º febbraio 2009, a seguito delle dimissioni del Primo Ministro Geir Hilmar Haarde, ha assunto tale carica Jóhanna Sigurðardóttir (Alleanza socialdemocratica), a capo di un governo di coalizione tra i socialdemocratici, la sinistra e i verdi; è stata la prima donna a ricoprire questa funzione in Islanda, oltreché la prima donna dichiaratamente omosessuale a ricoprire la carica di Primo Ministro al mondo. È stata riconfermata nel ruolo a seguito delle elezioni anticipate tenutesi il 25 aprile 2009, che ha visto la vittoria della coalizione formata dal Samfylkingin (Alleanza socialdemocratica) e dal Vinstrihreyfingin grænt framboð (Movimento dei Verdi di sinistra). Il 16 luglio 2009 il Parlamento ha autorizzato il governo a iniziare i negoziati per l'adesione all'Unione europea.