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ORIGINI DELLE ALPI

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ORIGINI DELLE ALPI:

La formazione delle Alpi iniziò circa 90 milioni di anni fa, a seguito di un complesso sistema di fenomeni di compressione, deformazione e di accavallamento che coinvolse strati di rocce provenienti dagli abissi di un vecchio oceano successivamente scomparso e che fu scaturito proprio da un riavvicinamento e da una successiva collisione della massa continentale euroasiatica con quella africana precedentemente allontanatesi.

Si può infatti affermare che le protagoniste della nascita della Catena Alpina furono l'Africa, il cui primo frammento posto nell'estremità settentrionale era rappresentata dalla microzolla Apula, che costituisce parte della nostra penisola, la piattaforma continentale europea ed un piccolo bacino oceanico, schiacciato, stritolato dalle due masse continentali durante il loro riavvicinamento e oggi scomparso, le cui tracce sono presenti nelle nostre principali montagne con la presenza di rocce oceaniche e di rocce vulcaniche. Queste ultime sono testimoni di precedenti vasti fenomeni magmatici localizzati lungo i fondali di questo oceano.Alcune di queste rocce si trovano ancora nello stato originario.Sul Col Gimont, vicino al Monginevro, sono presenti, per esempio, degli imponenti "cuscini" di lava; altre rocce, invece, hanno subito delle profonde modificazioni nella loro composizione mineralogica, nella struttura e nella tessitura a seguito di forti variazioni di pressione e di temperatura, senza però portarle allo stato di fusione. Si tratta delle rocce metamorfiche, rocce di cui, per esempio, ne è prevalentemente costituito il Monviso
Fu proprio durante l'inizio della separazione tra le masse continentali della Pangea, tra la fine del Triassico (242-208 milioni di anni fa) e l'inizio del Giurassico (208-140 milioni di anni fa) che si formò questo piccolo bacino oceanico chiamato "piemontese-ligure". Largo circa 1000 Km e lungo circa 5000 Km questo mare costituiva un'estensione di un più grande bacino oceanico, quello della Tetide che non era altro che un ramo dell'oceano della Panthalassa che si era insinuato nella depressione, sempre più profonda e larga, creatasi duranta il primo movimento di separazione tra il blocco continentale settentrionale della Pangea (Laurasia) e quello meridionale (Gondwana) che raggruppava l'Africa, l'India, l'Australia e l'America meridionale.

Nel Cretaceo (140 - 65 milioni di anni fa), a causa di un riavvicinamento tra la placca continentale europea con quella africana, le relative masse confinanti si accavallarono schiacciando e comprimendo il bacino oceanico e con esso il suo fondale, costituito da materiale roccioso e sedimentario, verso il margine europeo.
Questi materiali, trascinati in un primo momento in profondità, subirono una trasformazione metamorfica (litogenesi = trasformazione delle rocce) cioè, come già detto, una modifica nella composizione mineralogica, nella struttura e nella tessitura, determinata dalle condizioni di pressione elevata e di elevato calore in cui si trovarono che però non ne provocarono la fusione. Successivamente, dopo milioni di anni, furono spinte in superficie assieme ad altre rocce sfuggite alla subduzione (magmatiche e sedimentarie) e riversate sulla sponda del continente europeo, collocandosi le une sulle altre e dando origine ai primi rilievi della catena Alpina. (Nel caso che la pressione e la temperatura fossero state più elevate, le rocce si sarebbero fuse creando un fenomeno completamente diverso che, invece, non si è verificato: quello della emersione di una vasta zona vulcanica attiva).
L'epoca Paleocene (65-56 milioni di anni fa) che segna l'inizio del periodo Terziario (64-2 milioni di anni) è caratterizzata da un periodo di relativa calma per quanto riguarda i movimenti continentali .
Durante l'epoca Eocene (55-34 milioni di anni fa) inizia un nuovo evento metamorfico, ma meno intenso rispetto a quello che aveva determinato la creazione della catena alpina, che determina un nuovo aumento della temperatura all'interno delle masse rocciose delle giovanissime Alpi, e che produce alle rocce sedimentarie, fino all'inizio dell'epoca Oligocene (34-23 milioni di anni fa), imponenti ripiegamenti e pieghe ben visibili, per esempio, nella valle Roya in Francia.
Nella parte esterna, le Alpi vengono invece aggredite dall'erosione che ne provoca, attraverso un'intensa sedimentazione detritica, una prima modellazione.
Nel Miocene (15-5 milioni di anni fa) le Alpi sono ancora circondate dal mare e, con la loro disposizione geografica, creano dei golfi bagnati dall'Oceano ligure piemontese.
Nel Pliocene (5-2 milioni di anni fa) e nel Quaternario (2 milioni di anni fa fino ad oggi) è proseguita (e continua tuttora) la sedimentazione detritica, scaricando i detriti direttamente nel mare. A seguito di un ulteriore alzamento del terreno e al conseguente arretramento del mare dal Golfo alpino-padano, le pianure createsi si ampliarono ulteriormente verso est.